Scopo del bando
Con il bando “Innovazione e reti” la Regione Emilia-Romagna intende supportare i processi di cambiamento tecnologico e organizzativo, attraverso il sostegno a progetti realizzati da singole imprese o da raggruppamenti di imprese, al fine di favorire l’acquisizione del necessario know-how tecnologico e organizzativo per consentire un salto qualitativo alle singole aziende e alle loro aggregazioni in rete.
Chi può fare domanda
Piccole e medie imprese in forma singola (compresi consorzi, società consortili e società cooperative) o associata (Ati, associazioni temporanee di imprese, già costituite o non ancora costituite, e raggruppamenti di pmi formalizzati in “Contratto di rete”, già costituiti o non ancora costituiti).
Progetti finanziabili
Il bando finanzia progetti di specializzazione produttiva e/o di erogazione di servizio finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. I progetti devono essere funzionali all’innovazione sia di prodotto/servizio sia di processo, e favorire ricadute positive sull’occupazione delle imprese in termini di posti di lavoro durevoli e di qualità.
In particolare, gli investimenti agevolabili riguardano:
- innovazione tecnologica (es. acquisto di software per la gestione di funzioni complesse legate al ciclo produttivo);
- innovazione di servizio (es. introduzione di nuovi servizi, anche attraverso l’acquisto di tecnologie, attrezzature e macchinari, che amplino in modo significativo la gamma di servizi erogati dall’impresa);
- innovazione organizzativa (es. nuovi modelli organizzativi nell’impresa, tra reti di imprese e tra le imprese e il mercato, realizzati anche grazie all’acquisizione di strumentazione informatica);
- innovazione di prodotto (es. interventi finalizzati a mettere a punto nuovi prodotti o a portare un notevole miglioramento ai prodotti esistenti, in grado di consentire all’impresa l’apertura di nuovi mercati, un riposizionamento strategico o un significativo allargamento del mercato di riferimento);
- innovazione dei processi produttivi, con particolare riferimento all’energia (es. conversione di impianti esistenti o installazione di nuovi impianti in grado di ridurre consumi energetici ed emissioni, ottimizzare il consumo di acqua, limitare la produzione di rifiuti, e accrescere la salubrità del luogo di lavoro);
- investimenti per la sicurezza nei luoghi di lavoro (es. installazione, adeguamento o sostituzione di macchinari e impianti e loro componenti per accrescere la sicurezza nell’ambito del processo produttivo);
- investimenti per l’innovazione commerciale (es. apertura di nuovi canali commerciali per via telematica tramite l’acquisto di hardware);
- investimenti per la transizione alla tecnologia digitale (es. acquisto di impianti e attrezzature necessarie allo sviluppo di una completa filiera digitale per la produzione di contenuti propri del settore audio-visivo).
Spese ammissibili
- Macchinari, attrezzature e impianti ad alto contenuto di innovazione tecnologica;
- Hardware e software;
- Licenze per brevetti e/o software da fonti esterne;
- Spese impiantistiche per realizzazione di una rete telematica/ informatica;
- Consulenze amministrative per presentazione domanda di contributo e documentazione di rendicontazione (max € 2.000,00 per ogni domanda di contributo);
- Consulenze esterne specialistiche (max 30% della somma delle precedenti voci di spesa).
Contributo regionale
Contributo in conto capitale, fino ad una misura massima del 50% della spesa ritenuta ammissibile. È prevista una maggiorazione, fino a un massimo del 10% della spesa ritenuta ammissibile, per i progetti che prevedono un incremento occupazionale di dipendenti a tempo indeterminato nell’impresa beneficiaria.
- Spesa minima per progetto: € 75.000,00
- Contributo massimo per progetto € 150.000,00
Il contributo viene concesso secondo quanto stabilito dalla disciplina comunitaria sugli aiuti di Stato (Regolamento della Commissione Ue n° 1.998 del 15 dicembre 2006 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato sugli aiuti “de minimis”).