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GARANTE PRIVACY: definite le Autorizzazioni compatibili col GDPR

Pubblicato da Gabriele Tarantini in Casi Studio, Privacy con Nessun commento

Nel provvedimento del 13 dicembre scorso il Garante per la protezione dei dati personali ha esaminato le prescrizioni contenute all’interno delle precedenti Autorizzazioni generali – rinnovate nel 2016 – in merito alla loro compatibilità con il Regolamento europeo Reg. UE 2016/679 e alla luce dei criteri indicati nella recente riforma del Codice della Privacy (D. Lgs. 101/2018).
Delle nove precedentemente in vigore solamente cinque sono state confermate, in quanto ritenute conformi al nuovo Regolamento 2016/679.
Tra queste la più importante è la n° 1/2016 relativa al trattamento dei dati sensibili nei rapporti di lavoro, che viene anche richiamata all’Art. 9, paragrafo 2, lettera “b” del GDPR (“Trattamento di categorie particolari di dati personali”).
Di seguito l’elenco completo delle Autorizzazioni confermate:

  • Autorizzazione generale n. 1/2016 al trattamento dei dati sensibili nei rapporti di lavoro;
  • Autorizzazione generale n. 3/2016 al trattamento dei dati sensibili da parte degli organismi di tipo associativo e delle fondazioni;
  • Autorizzazione generale n. 6/2016 al trattamento dei dati sensibili da parte degli investigatori privati;
  • Autorizzazione generale n. 8/2016 al trattamento dei dati genetici;
  • Autorizzazione generale n. 9/2016 al trattamento dei dati personali effettuato per scopi di ricerca scientifica.

Qui l’elenco delle 4 autorizzazioni cassate:

  • Autorizzazione generale n. 2/2016 al trattamento dei dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale;
  • Autorizzazione generale n. 4/2016 al trattamento dei dati sensibili da parte dei liberi professionisti;
  • Autorizzazione generale n. 5/2016 al trattamento dei dati sensibili da parte di diverse categorie di titolari;
  • Autorizzazione generale n. 7/2016 al trattamento dei dati a carattere giudiziario da parte di privati, di enti pubblici economici e di soggetti pubblici.

È da notare che Il Garante ha deliberato l’avvio di una procedura di consultazione pubblica sul provvedimento sopra esposto, con il condivisibile obiettivo di acquisire osservazioni e proposte rispetto alle prescrizioni individuate, ai loro risvolti applicativi nonché agli eventuali profili di criticità.

Riferimenti: Garante Privacy – doc. web n. 9068972

Scritto da Gabriele Tarantini

Gabriele Tarantini

Consulente direzionale, docente master e autore di testi per il miglioramento organizzativo, i sistemi qualità e la gestione del rischio per aziende nazionali e multinazionali. Professionista di fiducia di associazioni imprenditoriali e di categoria, dirige la società Artea Srl ed è partner di AD&D Consulting Srl.

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