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Business Plan e Controllo di Gestione

Pubblicato da Claudio Pellizzari in Pianificazione strategica, Sviluppo del miglioramento con 1 Commento

Quando si parla di Business Plan nelle aule universitarie, nei convegni e nei libri si enfatizza il suo utilizzo come strumento per convincere investitori, ma soprattutto istituti di credito, ad aprire i cordoni della borsa ed impegnare denaro nell’iniziativa.

Per questo il documento viene redatto solo in particolari circostanze e non riveste quasi mai il ruolo di strumento gestionale sistematico dell’azienda.

Inoltre nella sua stesura si cerca di valorizzare l’idea imprenditoriale evitando spesso analisi approfondite che possono mettere in luce debolezze e difficoltà che mal si conciliano con una diffusione del documento all’esterno dell’impresa.

In altre parole il Business Plan è interpretato come strumento di comunicazione esterna più che interna.

La redazione del Business Plan è utile, in primo luogo, all’imprenditore per valutare in maniera approfondita gli aspetti positivi e negativi del progetto nonché gli impatti sull’organizzazione e sulla finanza aziendale, in altre parole è uno studio di fattibilità e una potente analisi dei rischi.

Il dover riportare in un documento scritto i contenuti del progetto obbliga, infatti, a chiedersi se quel progetto sia effettivamente realizzabile, con quali mezzi, tempi e costi, trasformando così un’idea, magari solo abbozzata, in un’iniziativa con obiettivi chiari e concreti.

Il Business Plan diventa poi lo strumento di verifica sia dell’avanzamento del progetto che dei risultati finali, permettendo il confronto tra quanto effettivamente attuato ed i traguardi / obiettivi riportati nel Business Plan, si intuisce perciò la portata dello strumento gestionale che permette di valutare se si stia andando o meno nella giusta direzione ed eventualmente aggiornare le strategie aziendali.

Il Business Plan è uno strumento che si integra al sistema di budget e reporting o, più in generale, al sistema di controllo di gestione.

Per questo la redazione del documento non dovrebbe essere un’attività episodica collegata a bisogni puntuali ma dovrebbe diventare sistematica, condotta perciò con cadenza fissa (ogni anno, biennale, ecc.), integrata con il controllo di gestione e finalizzata alla valutazione delle necessità economiche, finanziarie ed organizzative dell’azienda concernenti gli sviluppi ed obiettivi imprenditoriali.

Volendo rappresentare graficamente il sistema di controllo di gestione si è tracciato il seguente grafico.

Il Business Plan rappresenta la strategia a medio termine, il sistema budget – controllo di gestione è quella a breve.

Business plan flow

Schema di integrazione tra business plan e controllo di gestione

 

Scritto da Claudio Pellizzari

Claudio Pellizzari

Laureato in Ingegneria Meccanica, è consulente di direzione dal 1993 maturando una importante esperienza nella progettazione organizzativa delle piccole e medie imprese sia in ambito produttivo che dei servizi. Si occupa inoltre di sistemi informativi e comunicazione aziendale.

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