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Il sistema di gestione della sicurezza sul lavoro secondo la OHSAS 18001

Pubblicato da Claudio Pellizzari in Sistemi di gestione certificabili con Nessun commento

Nel 1999 un gruppo di lavoro formato da enti di normazione e organismi di certificazione di vari paesi, sotto l’egida di British Standard Institution, ha elaborato uno standard di riferimento per la certificazione dei sistemi di gestione della sicurezza e salute dei lavoratori; questa norma è stata identificata come:

OHSAS 18001 – Occupational health and safety management system – Specification.

Contemporaneamente è stata emanata anche la OHSAS 18002 – Guidelines for the implementation of OHSAS 18001, al fine di agevolare l’interpretazione e l’applicazione; entrambe le norme non sono ancora state ufficialmente tradotte in lingua italiana per questo si farà riferimento alla loro versione originale inglese.

Nel 2007 vi è stata una revisione dello standard per cui oggi si fa riferimanto alla OHSAS 18001:2007.

Lo standard in oggetto è figlio della BS 8800:1996 e di altri schemi di certificazione precedentemente utilizzati dagli organismi che hanno preso parte alla sua stesura, ma ciò che risulta immediatamente evidente è la grande similitudine, praticamente una specularità, con la UNI EN ISO 14001 – Sistemi di gestione ambientale – Requisiti e guida per l’uso.

Di quest’ultima norma lo standard OHSAS 18001 ricalca innanzitutto il modello di attuazione rappresentato nella seguente figura.

Ciò evidenzia come la norma, al pari della ISO 14001, utilizzi come filosofia di applicazione il ciclo di miglioramento basato sullo schema PDCA proposto da Deming per il miglioramento della qualità.

Il documento di partenza per l’attuazione di un sistema di gestione della sicurezza secondo la OHSAS 18001 è la Politica aziendale per la sicurezza e salute dei lavoratori; questa deve essere emanata dalla direzione e deve essere adeguata alla struttura e alle attività svolte dall’organizzazione.

La politica deve stabilire gli obiettivi per la sicurezza improntati al miglioramento continuo, viene decisa nell’ambito del riesame della direzione, prende in considerazione i risultati degli audit e le prestazioni aziendali in termini di sicurezza; la politica deve dare gli imput per la pianificazione degli interventi e delle attività.

Un’analisi preliminare dei rischi per la sicurezza e la salute che definisca una situazione di partenza, può risultare molto utile per l’enunciazione di una politica aziendale che individui le reali carenze e stabilisca obiettivi di effettivo miglioramento per l’organizzazione; la norma non richiede, come requisito fondamentale, l’attuazione di quest’analisi, ma la sua utilità resta evidente e riconosciuta da tutti coloro che hanno approcciato questa problematica.

La fase successiva è quella della Pianificazione che ha come dati di imput la politica aziendale, i risultati degli audit e la misurazione delle prestazioni aziendali.

Innanzitutto si deve pianificare la modalità con cui individuare e valutare i rischi per la sicurezza connessi con le attività aziendali in modo tale da prendere in considerazione eventuali modifiche dei cicli produttivi, delle tecnologie, delle prescrizioni legali, ecc.

Per le leggi e i regolamenti cogenti e/o applicabili, l’organizzazione deve definire una procedura che ne garantisca l’aggiornamento e l’introduzione nella prassi quotidiana nonchè il monitoraggio delle scadenze a cui sono soggetti gli eventuali adempimenti ed autorizzazioni.

Sulla scorta dei possibili rischi individuati e delle prescrizioni legali da ottemperare, devono essere varati opportuni programmi di adeguamento e/o miglioramento che hanno come obiettivi da raggiungere quelli fissati in politica, quelli desunti dalla valutazione dei rischi e quelli imposti in termini di legge.

Dalla pianificazione prende l’input la fase di Implementazione operativa.

E’ necessario stabilire la struttura aziendale in termini di ruoli, compiti e responsabilità in materia di sicurezza e salute del lavoro.

La formazione, le competenze e la consapevolezza del personale devono essere pianificate ed attuate previa individuazione delle necessità ed opportunità.

L’organizzazione deve inoltre individuare canali di comunicazione interni ed esterni che rispondano alle richieste di informazione sia provenienti dai collaboratori interni che da entità esterne.

Il sistema di gestione della sicurezza deve trovare la sua definizione e descrizione nella documentazione che deve essere adeguata per struttura e complessità alle esigenze e competenze aziendali.

Naturalmente la documentazione deve essere emessa in maniera controllata affinchè siano disponibili nei luoghi di utilizzo i documenti nella versione applicabile.

L’evidenza dell’attuazione del sistema è fornita dalle registrazioni, queste devono essere mantenute sotto controllo in termini di conservazione, utilizzo, accesso e quant’altro la gestione della qualità e dell’ambiente ci hanno insegnato.

Le operazioni e le attività da effettuare per la salvaguardia della sicurezza devono essere individuate e programmate attraverso opportune istruzioni operative emanate e distribuite al personale che ne deve curare l’attuazione.

Anche le possibili situazioni di emergenza devono essere individuate e per esse previsti opportuni piani per fronteggiarle.

Seguendo l’impostazione PDCA di cui già parlato, ci troviamo ora nella fase dei Controlli ed azioni correttive.

In questa fase devono essere presi in considerazione le necessità di misurazione e di verifica delle prestazioni aziendali nonchè le eventuali non conformità in cui il sistema è caduto.

Le modalità di gestione delle azioni correttive e preventive sono del tutto analoghe agli altri sistemi di gestione della qualità e dell’ambiente; lo stesso dicasi per gli audit.

Il Riesame della direzione è il momento di verifica dell’attuazione dei programmi e piani di miglioramento nonchè delle prestazioni aziendali in ambito sicurezza; in quest’ambito vi sarà l’individuazione della nuova politica e degli obiettivi per la sicurezza.

L’attualità dello standard OHSAS 18001 è dovuta alla citazione contenuta nell’articolo 30 del Testo Unico per la sicurezza D. Lgs. 81/08.

Infatti il Decreto stabilisce come esimente dalle sanzioni previste dal D. Lgs. 231/01 un Modello Organizzativo conforme alla norma OHSAS 18001.

Scritto da Claudio Pellizzari

Claudio Pellizzari

Laureato in Ingegneria Meccanica, è consulente di direzione dal 1993 maturando una importante esperienza nella progettazione organizzativa delle piccole e medie imprese sia in ambito produttivo che dei servizi. Si occupa inoltre di sistemi informativi e comunicazione aziendale.

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